Giochi Olimpici Invernali Milano-Cortina 2026: un processo per garantire sostenibilità

Dopo l’assegnazione a Milano-Cortina, dei Giochi Olimpici Invernali del 2026 di cui tutta l’Italia è inebriata, vale la pena di leggere in maniera approfondita il documento di candidatura presentato al Comitato Olimpico Internazionale (CIO).
Nel documento, al capitolo 4 -“ SOSTENIBILITÀ’ E LEGACY”- vi è una dettagliata descrizione di quanto il promotore dei giochi olimpici intende per sostenibilità.
Premesso che tale obiettivo è il risultato di componenti diverse:
- ambientale
- economica
- sociale
la cui somma genera altri risultati:
- ambientale + sociale = vivibile
- sociale + economico = equo
- economico + ambientale = realizzabile
È necessario ricordare che la precedente edizione dei Giochi Olimpici Invernali in Italia: Torino 2006 è stato un esempio non virtuoso di spesa del denaro pubblico.
Oggi il Committente di opere pubbliche e private può avvalersi di processi quali il BIM: Bulding Information Model(l)ing per il controllo:
- dei tempi di realizzazione
- dei costi di esecuzione e successiva manutenzione
- della qualità dell’opera
E’ quindi opportuno che il cosiddetto “Decreto Baratono” DM n. 560 del 1 dicembre 2017, che troverà piena attuazione per tutti i progetti pubblici dal 2025, sia volontariamente anticipato nella sua applicazione.
Auspico che l’Agenzia di Progettazione Olimpica si avvalga del processo BIM, per tutti gli interventi edilizi, infrastrutturali e di rete, da realizzare nelle aree interessate dai giochi olimpici invernali di Milano-Cortina 2026.