Interpello n. 3 del 24/06/2015 - Applicazione art. 96 D.Lgs. 81/08 alle imprese familiari

La Federazione Nazionale UGL Sanità ha avanzato istanza di interpello in merito alla corretta interpretazione dell'art. 96 del D.lgs n. 81/08. In particolare chiede di sapere se le imprese familiari, che operino in un cantiere temporaneo e mobile, devono redigere il piano operativo di sicurezza di cui all'art. 89, comma 1, lettera h) del D.lgs n. 81/08 riportando tutti i contenuti minimi previsti dall'allegato XV del D.Lgs n. 81/08.

L'art. 230 bis del Codice Civile prevede che "Salvo che sia configurabile un diverso rapporto, il familiare che presta in modo continuativo la sua attività di lavoro nella famiglia o nell'impresa familiare ha diritto al mantenimento secondo la condizione patrimoniale della famiglia e partecipa agli utili dell'impresa familiare ed ai beni acquistati con essi, nonché agli incrementi dell'azienda, anche in ordine all'avviamento, in proporzione alla quantità e qualità del lavoro prestato."

L'art. 96, comma 1 del D.Lgs 81/2008 prevede che "I datori di lavoro delle imprese affidatarie e delle imprese esecutrici, anche nel caso in cui nel cantiere operi una unica impresa, anche familiare o con meno di dieci addetti: ... g) redigono il piano operativo di sicurezza di cui all’articolo 89, comma 1, lettera h)"

Ai fini dell'applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza alle imprese faamiliari, di cui all'art. 230 del Codice Civile, si applica l'art. 21 del D.Lgs 81/2008.

Qualora le imprese familiari operino all'interno di un cantiere temporaneo o mobile, devono redigere il POS come previsto dall'art. 96 del D.Lgs 81/2008, con i contenuti riportati all'Allegato XV, ad eccezione dei punti i cui obblighi non trovano applicazione nelle imprese familiari.